Un altro posto della mia città
che mi fa impazzire e del quale sono innamorata è palazzo San Giorgio, un
palazzo meraviglioso che merita una visita speciale soprattutto se siete in
cerca di luoghi caratteristici carichi di una storia meravigliosa. Ora cercherò
di rendere omaggio a questo bellissimo palazzo insinuando in voi la voglia di
visitarlo, anche perché al suo interno si svolgono spesso delle fantastiche
mostre.
Palazzo San Giorgio è situato in
piazza Caricamento perché era il maggiore punto di riferimento della città ,
tra il Molo Vecchio e la
Commenda di Prè, attualmente è sede dell’autorità portuale, e
venne costruito nel 1260, essendo uno degli edifici storici e più importanti
della città è inserito nella lista dei monumenti nazionali italiani.
Venne edificato, grazie alle
conoscenze tecniche di un monaco cistercense dell'Abbazia di Sant'Andrea frate
Oliverio, su commissione del Capitano del Popolo Guglielmo Boccanegra.
Per la sua costruzione furono
usati alcuni materiali ricavati dalla demolizione del palazzo di rappresentanza
dei Veneziani a Costantinopoli.
Il palazzo fu il primo ad avere
carattere prettamente pubblico, la città dirigente cercava di separare in modo
preciso il potere politico e il potere religioso formato di preti che
governavano la vicinissima Cattedrale di San Lorenzo .
In un primo tempo il palazzo fu la sede del
comune fino a che, dopo due anni, Boccanegra fu deposto e costretto all'esilio
in quanto era diventato superbo e crudele
Successivamente divenne la sede
del banco San Giorgio, delle quali a tutt’oggi ospita le statue dei vari
donatori a partire dal XV secolo, desiderosi di lasciare al Banco di San
Giorgio dei soldi, con i quali possa attuare una politica di sgravio delle
tasse sui generi di prima necessità che opprimono la povera gente, una delle
più antiche banche che amministrava il debito pubblico dello Stato genovese.
Nel XIV secolo a Palazzo San Giorgio furono
insediate la dogana, e alcune magistrature di controllo dei traffici portuali,
di esazione fiscale e le carceri per i debitori.
Nei locali prendono posto gli
uffici incaricati a riscuotere gli introiti: denari del mare, riva grossa,
vino, pedaggio di Gavi e Voltaggio, nonché l'1% su certi generi di provenienza
francese.
Nelle sue segrete venne
incarcerato Marco Polo, il quale, nel periodo di prigionia dettò a Rustichello
da Pisa le sue memorie di viaggio che vennero successivamente pubblicate come
il Milione.
Se vi capita di trovarvi
all’esterno della Loggia dei Banchi potrete ancora vedere parti delle catene di
Porto Pisano, che vennero strappate da Genova a Pisa nel 1290
Dal 1903 è la sede dell’autorità
portuale di Genova
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