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venerdì 23 agosto 2013

PALAZZO SAN GIORGIO



Un altro posto della mia città che mi fa impazzire e del quale sono innamorata è palazzo San Giorgio, un palazzo meraviglioso che merita una visita speciale soprattutto se siete in cerca di luoghi caratteristici carichi di una storia meravigliosa. Ora cercherò di rendere omaggio a questo bellissimo palazzo insinuando in voi la voglia di visitarlo, anche perché al suo interno si svolgono spesso delle fantastiche mostre.

Palazzo San Giorgio è situato in piazza Caricamento perché era il maggiore punto di riferimento della città , tra il Molo Vecchio e la Commenda di Prè, attualmente è sede dell’autorità portuale, e venne costruito nel 1260, essendo uno degli edifici storici e più importanti della città è inserito nella lista dei monumenti nazionali italiani.
Venne edificato, grazie alle conoscenze tecniche di un monaco cistercense dell'Abbazia di Sant'Andrea frate Oliverio, su commissione del Capitano del Popolo Guglielmo Boccanegra.
Per la sua costruzione furono usati alcuni materiali ricavati dalla demolizione del palazzo di rappresentanza dei Veneziani a Costantinopoli.

Il palazzo fu il primo ad avere carattere prettamente pubblico, la città dirigente cercava di separare in modo preciso il potere politico e il potere religioso formato di preti che governavano la vicinissima Cattedrale di San Lorenzo .
 In un primo tempo il palazzo fu la sede del comune fino a che, dopo due anni, Boccanegra fu deposto e costretto all'esilio in quanto era diventato superbo e crudele

Successivamente divenne la sede del banco San Giorgio, delle quali a tutt’oggi ospita le statue dei vari donatori a partire dal XV secolo, desiderosi di lasciare al Banco di San Giorgio dei soldi, con i quali possa attuare una politica di sgravio delle tasse sui generi di prima necessità che opprimono la povera gente, una delle più antiche banche che amministrava il debito pubblico dello Stato genovese.

 Nel XIV secolo a Palazzo San Giorgio furono insediate la dogana, e alcune magistrature di controllo dei traffici portuali, di esazione fiscale e le carceri per i debitori.
Nei locali prendono posto gli uffici incaricati a riscuotere gli introiti: denari del mare, riva grossa, vino, pedaggio di Gavi e Voltaggio, nonché l'1% su certi generi di provenienza francese.
 
Nelle sue segrete venne incarcerato Marco Polo, il quale, nel periodo di prigionia dettò a Rustichello da Pisa le sue memorie di viaggio che vennero successivamente pubblicate come il Milione.

Se vi capita di trovarvi all’esterno della Loggia dei Banchi potrete ancora vedere parti delle catene di Porto Pisano, che vennero strappate da Genova a Pisa nel 1290 

Dal 1903 è la sede dell’autorità portuale di Genova

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