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venerdì 23 agosto 2013

LA LANTERNA DI GENOVA




Simbolo della città, svetta maestosa a guardia del porto. La lanterna è stata costruita nel 1128 in cima a Capo di Faro, è alta 76 metri e si appoggia su una roccia di 40 metri, venne costruita come faro di segnalazione e come fortificazione difensiva; infatti dalla sua posizione si poteva facilmente controllare il traffico portuale in entrata ed in uscita. Una leggenda narra che il suo costruttore venne reso cieco in modo che non potesse costruire un altro faro uguale alla lanterna.
 La Torre venne utilizzata anticamente anche come prigione; al suo interno vennero rinchiusi per parecchio tempo Giacomo di Lusignano, Re di Cipro, insieme alla moglie che pare partorì il suo primogenito proprio nelle prigioni.
Se volete raggiungere la Lanterna  dovete percorrere una meravigliosa passeggiata di circa 800 mt costruita dalla Provincia  di Genova. Suddetta passeggiata inizia in Via Milano tra il parcheggio dello shopping center del Terminal Traghetti e l’ingresso dell’Hotel Columbus.
 La Lanterna è circondata da antiche fortificazioni dove oggi si trova il parco urbano aperto al pubblico e il museo della lanterna. Essa è’ composta da due slanciati volumi sovrapposti di pianta quadrata, e circondata da bastioni ottocenteschi, che vennero demoliti in parte intorno al 1927. Su ciascuna facciata si aprono diverse finestrelle quadrate, il cui scopo principale è quello di dare luce ed aria all'interno.
Se lo desiderate cari visitatori, potete salire al suo interno, dopo 172 scalini, si raggiunge il ballatoio posto a 76 mt. sul livello del mare, sotto di esso, si trova lo stemma del Comune di Genova e vi garantisco che potrete godere di una vista mozzafiato. Il terrazzo terminale è protetto da colonnine a doppio fuso, che sostituiscono le originarie merlature. Il faro è formato da una lampada alogena da 1 KW, la quale gira  grazie ad un piccolo motore elettrico,  ha una portata luminosa di 33 miglia. Sotto la pedana del faro è conservato il meccanismo che gli permetteva di girare.
Vi consiglio inoltre vivamente di visitare il museo, molto suggestivo, esso racconta per immagini, attraverso filmati sia moderni che d’epoca, la realtà della città e del nostro territorio provinciale.
Se desiderate visitare il museo ricordatevi di prenotare.

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