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lunedì 26 agosto 2013

SANTUARIO DELLA MADONNETTA



Lo scorso inverno, siccome mio figlio fa il chierichetto, si è deciso di organizzare una visita ai presepi presenti nelle chiese della nostra città. Una chiesa in particolare ha attratto la mia attenzione e proprio di essa vi voglio accennare instillando in voi la curiosità di andarla a visitare.
Abbiamo preso la funicolare che parte da largo Zecca e siamo scesi alla fermata della Madonetta, abbiamo camminato su una mulattiera (tipica stradina genovese) e siamo giunti al Santuario della Madonetta. Questo santuario è un tripudio di bellezza, il piazzale o meglio il sagrato è di forma ottagonale pavimentato con i classici ciottoli bianchi e neri.
Siamo entrati all’interno del santuario e davanti a noi si è stagliato un meraviglioso altare rialzato raggiungibile da due scalinate laterali, con nostra sorpresa sotto all’altare maggiore vi era una scalinata che scendeva e portava nei pressi di un altro altare dedicato alla Madonna.
Il santuario è stato concepito da Padre Giacinto su due piani, al piano inferiore si trova il presepe permanente animato da una ottantina di statuine, con abiti tipici della cultura genovese, di scultori del passato raffiguranti persone del popolo intente ad adempiere alle mansioni quotidiane. Inoltre ho trovato di
una bellezza struggente la statua raffigurante la PIETA’ di Maragliano. Questo santuario prende il nome da una statua in alabastro della Madonna donata da Isabella Moneglia a Padre Giacinto. Dal Santuario inoltre si gode di una fantastica vista sulla città.

LOGGIA DI BANCHI



La Loggia della Mercanzia venne costruita, tra il 1589 e il 1595, nel cuore della città ed è uno degli edifici tra i più rappresentativi del centro storico.
Esso fu voluto dai Padri del Comune, amministratori della città, i quali avevano previsto un piano di ristrutturazione della piazza dei Banchi.
Venne costruita come un loggiato aperto sulla piazza e sulla adiacente via degli Orefici. Gli archi dei lati verso San Luca e Piazza Senarega sono ciechi e le colonne sono addossate a muri esterni di sostegno. L'interno è formato da una grande volta a padiglione, originariamente in legno, su un perimetro di colonne binate e senza elemento di sostegno interno. Sulla parete di fondo si possono vedere un affresco che rappresenta la Madonna in trono col Bambino e i santi Giovanni Battista e Giorgio, protettori della città.
La Loggia, venne successivamente ceduta alla Camera di Commercio nel 1839. Venne  restaurata e chiusa con le volte a vetrate e, fu destinata a dare una collocazione stabile e di prestigio alle attività commerciali  .
Dal 1855 ospita la Borsa Merci Italiana che si è successivamente trasferita, nel 1912, in Piazza De Ferrari.
Nel 1942 a causa di un bombardamento aereo si incendiò la copertura (tetto) che grazie ai lavori di restauro venne sostituita con un’armatura metallica; venne riaperta al pubblico e destinata ad attività culturali

LA COMMENDA DI SAN GIOVANNI DI PRE’



Palazzo storico di grandissimo valore culturale, religioso e architettonico, precedentemente non molto conosciuto da noi genovesi ma che negli ultimi anni abbiamo riscoperto attribuendogli un nuovo valore. Non sono molti gli ospedali medievali rimasti intatti nel Mediterraneo e la Commenda è uno di questi, una delle tante ricchezze semisconosciute della città. Se visitate la nostra città vi consiglio vivamente di andarla a visitare. Il complesso è stato recuperato nel suo splendido aspetto romanico da una decennale campagna di restauri.

Questo edificio venne costruito nel 1180, sul sito dove prima sorgevano l’antica Chiesa del Santo Sepolcro e l’Ospedale dei Pellegrini, per volontà di un frate appartenente all’ordine dei cavalieri Gerosolimitani, che poi diedero origine all’Ordine dei Cavalieri di Malta.

L’ordine dei Cavalieri Gerosolimitani era un ordine religioso-militare che aveva lo scopo di difendere i luoghi santi. Essi venivano addestrati secondo gli insegnamenti di San Bernardo di Chiaravalle, il quale sosteneva che uccidere una persona malvagia, non rendeva omicida, la morte data e ricevuta nel nome del figlio di Dio non comportava peccato bensì gloria. 

La Commenda aveva funzioni di convento e ospedale per i pellegrini e di stazione per i crociati sulla rotta da e verso la Terrasanta, durante la terza crociata in partenza da Genova .

Il viandante o il malato, che all’epoca  varcava la soglia, veniva confessato e lavato. I frati dividevano gli uomini dalle donne e venivano assegnati i letti, comuni; chi si rifiutava di dormire con degli sconosciuti veniva cacciato. Solo i malati avevano diritto al letto singolo. Inoltre venivano consegnati ai viandanti una coperta e un lenzuolo ed erano invitati a fare testamento. Questo testamento prevedeva un lascito all’istituzione ospedaliera in modo che si potessero finanziare messe e preghiere.

San Giovanni di Prè, è composta da due chiese sovrapposte. E solo quella superiore è aperta al pubblico per il culto. La chiesa sottostante ha l’aspetto di una cripta, divisa in navate da due serie di colonnine, è un ambiente affascinante, severo ed elegante


Dal mese di maggio 2009, la Commenda si presenta ai cittadini e ai visitatori come museo teatro. Nei saloni si trovano sofisticate tecnologie multimediali che sono nate per le proiezioni museali, dalle quali sembra che prendano vita i personaggi storici che hanno caratterizzato questo complesso. Inoltre i suoi grandi saloni sono perfette location dove si possono organizzare conferenze, sfilate, ricevimenti,pranzi di matrimonio e di gala


Come arrivare
Auto: uscita casello Genova-Ovest, proseguire per circa 1,5 km in direzione centro (via Milano, Via Gramsci). La Commenda di Prè si trova sul lato sinistro della strada.
Treno: dalla Stazione Principe, a piedi per piazza Acquaverde, salita San Giovanni, piazza della Commenda; Oppure bus linee 34, 35 e 37 fermata Gramsci 1/Commenda.
Dalla Stazione Brignole: prendere i treni direzione ponente per Stazione Principe o linee bus 18 o 18/ fermata Gramsci 3/Commenda.

venerdì 23 agosto 2013

PALAZZO SAN GIORGIO



Un altro posto della mia città che mi fa impazzire e del quale sono innamorata è palazzo San Giorgio, un palazzo meraviglioso che merita una visita speciale soprattutto se siete in cerca di luoghi caratteristici carichi di una storia meravigliosa. Ora cercherò di rendere omaggio a questo bellissimo palazzo insinuando in voi la voglia di visitarlo, anche perché al suo interno si svolgono spesso delle fantastiche mostre.

Palazzo San Giorgio è situato in piazza Caricamento perché era il maggiore punto di riferimento della città , tra il Molo Vecchio e la Commenda di Prè, attualmente è sede dell’autorità portuale, e venne costruito nel 1260, essendo uno degli edifici storici e più importanti della città è inserito nella lista dei monumenti nazionali italiani.
Venne edificato, grazie alle conoscenze tecniche di un monaco cistercense dell'Abbazia di Sant'Andrea frate Oliverio, su commissione del Capitano del Popolo Guglielmo Boccanegra.
Per la sua costruzione furono usati alcuni materiali ricavati dalla demolizione del palazzo di rappresentanza dei Veneziani a Costantinopoli.

Il palazzo fu il primo ad avere carattere prettamente pubblico, la città dirigente cercava di separare in modo preciso il potere politico e il potere religioso formato di preti che governavano la vicinissima Cattedrale di San Lorenzo .
 In un primo tempo il palazzo fu la sede del comune fino a che, dopo due anni, Boccanegra fu deposto e costretto all'esilio in quanto era diventato superbo e crudele

Successivamente divenne la sede del banco San Giorgio, delle quali a tutt’oggi ospita le statue dei vari donatori a partire dal XV secolo, desiderosi di lasciare al Banco di San Giorgio dei soldi, con i quali possa attuare una politica di sgravio delle tasse sui generi di prima necessità che opprimono la povera gente, una delle più antiche banche che amministrava il debito pubblico dello Stato genovese.

 Nel XIV secolo a Palazzo San Giorgio furono insediate la dogana, e alcune magistrature di controllo dei traffici portuali, di esazione fiscale e le carceri per i debitori.
Nei locali prendono posto gli uffici incaricati a riscuotere gli introiti: denari del mare, riva grossa, vino, pedaggio di Gavi e Voltaggio, nonché l'1% su certi generi di provenienza francese.
 
Nelle sue segrete venne incarcerato Marco Polo, il quale, nel periodo di prigionia dettò a Rustichello da Pisa le sue memorie di viaggio che vennero successivamente pubblicate come il Milione.

Se vi capita di trovarvi all’esterno della Loggia dei Banchi potrete ancora vedere parti delle catene di Porto Pisano, che vennero strappate da Genova a Pisa nel 1290 

Dal 1903 è la sede dell’autorità portuale di Genova

LA LANTERNA DI GENOVA




Simbolo della città, svetta maestosa a guardia del porto. La lanterna è stata costruita nel 1128 in cima a Capo di Faro, è alta 76 metri e si appoggia su una roccia di 40 metri, venne costruita come faro di segnalazione e come fortificazione difensiva; infatti dalla sua posizione si poteva facilmente controllare il traffico portuale in entrata ed in uscita. Una leggenda narra che il suo costruttore venne reso cieco in modo che non potesse costruire un altro faro uguale alla lanterna.
 La Torre venne utilizzata anticamente anche come prigione; al suo interno vennero rinchiusi per parecchio tempo Giacomo di Lusignano, Re di Cipro, insieme alla moglie che pare partorì il suo primogenito proprio nelle prigioni.
Se volete raggiungere la Lanterna  dovete percorrere una meravigliosa passeggiata di circa 800 mt costruita dalla Provincia  di Genova. Suddetta passeggiata inizia in Via Milano tra il parcheggio dello shopping center del Terminal Traghetti e l’ingresso dell’Hotel Columbus.
 La Lanterna è circondata da antiche fortificazioni dove oggi si trova il parco urbano aperto al pubblico e il museo della lanterna. Essa è’ composta da due slanciati volumi sovrapposti di pianta quadrata, e circondata da bastioni ottocenteschi, che vennero demoliti in parte intorno al 1927. Su ciascuna facciata si aprono diverse finestrelle quadrate, il cui scopo principale è quello di dare luce ed aria all'interno.
Se lo desiderate cari visitatori, potete salire al suo interno, dopo 172 scalini, si raggiunge il ballatoio posto a 76 mt. sul livello del mare, sotto di esso, si trova lo stemma del Comune di Genova e vi garantisco che potrete godere di una vista mozzafiato. Il terrazzo terminale è protetto da colonnine a doppio fuso, che sostituiscono le originarie merlature. Il faro è formato da una lampada alogena da 1 KW, la quale gira  grazie ad un piccolo motore elettrico,  ha una portata luminosa di 33 miglia. Sotto la pedana del faro è conservato il meccanismo che gli permetteva di girare.
Vi consiglio inoltre vivamente di visitare il museo, molto suggestivo, esso racconta per immagini, attraverso filmati sia moderni che d’epoca, la realtà della città e del nostro territorio provinciale.
Se desiderate visitare il museo ricordatevi di prenotare.

Friciulin vegetariani

Questo è un piatto della tradizione piemontese, era un piatto per utilizzare le erbe che la campagna offriva.

Ingredienti:500 gr spinaci, erbette, tarrasaco, ortica; 1 spicchio d'aglio, 1 cipolla, 2 uova, 100 gr pan grattato, 1 cucchiaio di parmigiano gratuggiato, olio di semi, sale

Pulite e lavate le verdure e fatele sbollentare per alcuni minuti; scolatele e strizzatele bene. In una padella mettete un pochino d'olio e 1 spicchio di aglio e fate saltare le verdure a fuoco vivace. In una ciotola rompete le uova e unite la cipolla tritata fine, il pan grattato e il parmigiano. Mescolate ed aggiungete le verdure aggiustando di sale, amalgamate bene in modo che il composto sia consistente. Fate scaldare l'olio in una padella antiaderente e con l'aiuto di un cucchiaio calatevi il composto così da formare delle frittelle. Fatele dorare da entrambi i lati, appoggiatele su carta assorbente e poi servite.

giovedì 22 agosto 2013

spaghetti con pomodorini e peperone verde

Ingredienti x 4 persone> 200 gr spaghetti, 1 peperone piccolo verde, 300 gr pomodorini, 2 ciuffi di basilico, 3 cucchiai di olio, 2 cucchiai parmigiano grattato, sale

Scaldate il forno a 200 gradi, lavate ed asciugate i pomodori e tagliateli a meta'. Tagliate a meta' il peperone pulitelo privandolo dei semi e della parte bianca, tagliatelo a striscioline. Disponete le verdure sulla placca ricoperta di carta da forno, infornate e cuocete per 20 minuti. Cuocete gli spaghetti in abbondante acqua salata. Lavate le foglie di basilico, asciugatele e spezzettatele. Togliere dal forno le verdure e salarle leggermente.Mettete le verdure in una insalatiera e schiacciate i pomodorini con una forchetta, aggiungete il basilico e l-olio e mescolate con cura. Scolate gli spaghetto e trasferiteli nella insalatiera, cospargetecon parmigiano e mescolate prima di servire

buon appetito:-)

penne primavera

Questo piatto l'ho preparato per mio figlio Gabriele (di soli sei anni) non sapevo come fargli mangiare alcuni tipi di verdura ed ecco la ricetta

Ingredienti x 4 persone: 280 gr di penne, un porro, una zucchina, due piccole carote, 150gr di foglie di verza ( e piu' tenere), un ciuffetto di spinaci, 50 gr pancetta dolce, un cucchiaio olio, due uova, un cucchiaio di panna, parnigiano gratuggiato, sale, pepe
Lavate e pulite le verdure, tagliatele a julienne (striscioline sottili), spezzettate grossolanamente le foglie di spinaci eliminando i gambi piu' duri. Prendete la pancetta a dadini e rosolatela in una padella con olio e non appena incomincia a sfrigolare unite il porroe fatelo appassire per qualche minuto. Aggiungete e carote e la zucchina e fate insaporire. unite la verza, salate e bagnate con qualche cucchiaio di acqua e mescolate. Cuocete a fuoco medio per circa 20 minuti affinche' le verdure saranno morbide e poi unite gli spinaci. Tenete al caldo. In una ciotola amalgamate le uova con la panna e il parmigiano, aggiungete un pizzico di sale e pepe. Cuocete le penne e scolatele, versate nella padella con le verdure mescolate bene e togliete dal fuoco. Versate il composto di uova a filo sempre mescolando e appena inizia a rapprendersi distribuite la pasta nei piatti e servitela.

Gabriele se ne e' mangiato due piatti